Concorso Scuola “SIAMO FORTY”

In occasione dei festeggiamenti per i 40 anni dell’associazione sportiva, fondata nel 1982 e che partiranno ufficialmente da gennaio 2022, abbiamo deciso di creare un concorso con le scuole del territorio che preveda una borsa di studio del valore di 500 euro per il vincitore/i vincitori per ogni ordine di scuola tra Primaria, Secondaria di primo grado, Secondaria di secondo grado che presenteranno la propria iscrizione entro il 23 dicembre 2022.

Qua di seguito trovate il file del concorso, il modulo iscrizione e la liberatoria per gli studenti delle scuole superiori.

Concorso scuola “Siamo Forty”

MODULO_DI_ISCRIZIONE_CONCORSO

Liberatoria_studenti_scuola_superiore

In questa sessione, troverete molto materiale che potete utilizzare per conoscere quello che facciamo e le attività che svolgiamo. Guardateli con attenzione, vi serviranno per capire il nostro percorso e come i nostri ragazzi affrontano gare ed allenamenti.

La sessione sarà in continua crescita e a vostra disposizione per tutta la durata del concorso.

Il Gsh Sempione 82, è un’associazione sportiva dilettantistica di atleti con disabilità fisica e intellittiva/relazionale, che nasce nel 1982. Fondatori del gruppo sono stati : Angelo Petrulli (storico presidente dal 1996 al 2017), Marco Ferraris (ideatore del sodalizio e atleta in carriera) , Aureliano Chiaravalloti, Genesio Bonomi, Ezio Madarena, Pier Antonio Sini, Enrico Dario, Luciano Felisati. L’attività è iniziata nella stagione 82/83 praticando basket Paralimpico e negli anni si sono aggiunte numerose discipline sportive: atletica leggera, sci alpino, sci nordico, nuoto, tennis, curling. Inoltre l’associazione svolge da numerosi anni progetti sociali, volti all’inclusione dei soggetti con disabilità e alla loro integrazione. Ad esempio il progetto “Un valore da comunicare” permette agli studenti di vari gradi di istruzione scolastica della provincia del VCO e non solo, di entrare in contatto con il mondo della disabilità, conoscendone le problematiche legate alle barriere architettoniche e mentali; gli studenti hanno la possibilità, supportati dagli atleti e dai collaboratori della Società, di capire come poter aiutare una persona disabile calandosi nei suoi panni. “Fuori casa, dentro l’amicizia” è un progetto escursionistico, che ha dato la possibilità agli atleti della nostra società e non solo, di praticare camminate alla scoperta di meraviglie naturali, con l’obiettivo di accrescere la loro sicurezza e autonomia, il tutto sotto l’occhio vigile delle nostre guide escursionistiche, del gruppo della SAGF di Domodossola e del gruppo del soccorso alpino di Domodossola.  

Elenco storico dei Presidenti:

Pier Antonio Sini (dal 1982 al 1988)

Luciano Felisati (dal 1988- al 1992)

Anna Minini (dal 1992- al 1996)

Angelo Petrulli (dal 1996 al 2017)

Elisabetta Saccà (dal 2017, attualmente in carica)

Le discipline praticate:

ATLETICA LEGGERA:

L’attività dell’atletica leggera ha inizio nel 1983 con il primo Campionato Italiano a Bari. Negli anni, diversi atleti hanno saputo imporsi nel panorama Nazionale e Internazionale, conquistando numerosi titoli nelle svariate discipline. Non solo: il GSH Sempione 82 ha potuto cucirsi sul petto la stella che simboleggia i 10 Titoli Italiani conquistati ai Campionati di Società dal 2001 al 2016.

Nel 2020 l’associazione vince il  suo 11 titolo italiano nella Finale dei Campionati Italiani di società che si è svolta a Roma.

Di ottima rilevanza anche i risultati ottenuti nelle prove di Coppa Italia Lanci sia nella classifica maschile, sia in quella femminile.

Le discipline praticate nell’atletica leggera sono:

DISABILITA’ FISICA: 60 MT (solo indoor), 100 MT, 200 MT, 400 MT, 800 MT, 1500 MT, 5000 MT, 10000 MT, 4X100, GETTO DEL PESO, LANCIO DEL DISCO, LANCIO DEL GIAVELLOTTO, LANCIO DELLA CLAVA, SALTO IN LUNGO.

DISABILITA’ INTELLETTIVA/RELAZIONALE: 50 MT, 60 MT, 200 MT, 400 MT, MARCIA, SALTO IN LUNGO CON RINCORSA, SALTO IN LUNGO DA FERMO, LANCIO DEL VORTEX, LANCIO DEL GIAVELLOTTO, GETTO DEL PESO.

SCI NORDICO:

Dal 2002, gli atleti con disabilità intellettiva/relazionale del GSh Sempione 82, hanno iniziato a praticare anche lo sci nordico.

Anche qui si evidenziano ottimi risultati con la conquista di titoli Italiani e con partecipazioni a competizioni Internazionali.

NUOTO:

La disciplina del nuoto, coinvolge atleti con disabilità sia fisica, sia intellittiva.

Come per l’atletica, anche qui l’attività è iniziata nel 1983 e prosegue ancora oggi; negli anni sono numerosi gli atleti che si sono distinti, conquistando il titolo italiano in diverse categorie e specialità.

A partire dal 2001, la GSH Sempione 82, organizza presso la piscina comunale di Bagnella- Omegna, il Meeting di nuoto coinvolgendo sia atleti con disabilità, sia normodotati.

PRESENTAZIONE_SIAMO_FORTY (per aprire il file cliccate sull’indirizzo blu, si aprirà un secondo link, cliccateci sopra con il tasto destro del computer e poi selezionate “APRI IN UN’ALTRA SCHEDA” vi si aprirà un pdf con altre informazioni sull’associazione.

VIDEO DI PRESENTAZIONE DELLE ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE.

Il video successivo, è dedicato ad Angelo Petrulli, storico Presidente del Gsh Sempione 82 e fondatore del sodalizio. Angelo è colui che ci ha permesso di essere quello che siamo diventati oggi e, nonostante non sia presente fisicamente, ci guida a migliorarci sempre più.

ALTRI PROGETTI IMPORTANTI

Progetto “Un valore da comunicare”

Da anni il GSH Sempione 82 svolge anche interventi culturali, integrativi e formativi nel mondo civile, in particolare nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, per trasmettere i valori dello sport, soprattutto se praticato da persone disabili, ai giovani studenti.
Negli ultimi anni il GSH Sempione 82 è stato molto presente con i suoi atleti non solo nel nostro territorio ma anche fuori dai confini provinciali, grazie a suoi progetti dedicati ai giovani e giovanissimi ,portando nelle scuole le proprie sensibilità, le esperienze personali e la vivacità positiva dell’insieme umano tutto a vantaggio dello sviluppo di tematiche civili quali la comprensione delle diversità collettive e dei bisogni individuali, l’auto-prevenzione degli infortuni e la dimostrazione pratica che le barriere siano esse fisiche (architettoniche) o psicologiche e sociali (autoisolamento) possono essere superate attraverso i valori della solidarietà In altre parole la disabilità è proposta come un valore positivo dal quale trarre apprendimento.
I progetti “Un valore da comunicare” e “Lo sport insegna a vivere” realizzati in stretta collaborazione con Enti Pubblici e Personale Docente, hanno messo in vivace contatto con gli atleti del GSH Sempione 82, moltissimi studenti di età diversa e permesso di sviluppare progetti interdisciplinari all’interno dell’istituto coinvolgendo non solo gli insegnanti di Educazione Fisica, ma tutto il corpo docente. Questa giornata ha trovato negli interlocutori esiti sempre molto soddisfacenti e utili anche ai programmi di lavoro scolastico.

ECCO ALCUNE FOTO CHE RITRAGGONO I NOSTRI ATLETI E I NOSTRI VOLONTARI.

I VINCITORI DEL CONCORSO 2021 – SCUOLA PRIMARIA

I VINCITORI DEL CONCORSO 2021 – SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO

SENZA PAURA

Questa è la storia di un gruppo di atleti
Che sfidan la sorte con forza e coraggio;
Hanno iniziato insieme un bel viaggio
Oltrepassando barriere e divieti.

Arriva lui, più veloce del vento,
Inseguito dal sogno di un finale eclatante,
Sulle gambe sue nuove, di metallo abbagliante.
Poi la gara finisce, è durata un momento.

Ecco lei che in un lancio la forza misura
E il peso che porta lo scaglia lontano:
Non basta la sedia a fermarle la mano.
La mente è più forte di ogni paura.

C’è poi chi le ruote le gira veloce,
Di corsa, diretto verso il traguardo:
Percorre la pista come un ghepardo
Portando la gloria alle terre del Toce.

CLASSE 2B – ISTITUTO GALILEO GALILEI – GRAVELLONA TOCE

ALTRI ELABORATI

IL SOGNO DI ZAHIRA
zahira, ragazza afghana, aveva 15 anni
quello che faceva a kabul era lavare piatti e panni,
infatti a scuola non poteva andare
perché c’erano i talebani a comandare.
Un giorno andò al mercato a comprare dei fiori
ma d’un tratto udì dei cori:
le femministe erano lì a protestare,
non ci pensò due volte a partecipare.
Improvvisamente…urla e polvere da sparo!
e tutte a correre a cercare riparo.
la polizia sul posto arrivata alle gambe le sparò.
e da quel momento la sua vita cambiò:
niente più camminate con gli amici
né corse, né momenti felici.
per zaira questi erano giorni tristi,
e anche i suoi famigliari erano pessimisti.
ma la situazione era ormai insostenibile:
per la sua disabilità si sentiva invisibile.
così partì come un rapace
per Domodossola, la Città della Pace
una volta arrivata
la speranza era ritornata,
la madre subito trovò lavoro in un’associazione:
era la GSH Sempione!
qui zahira ritrovò la bellezza della vita
e scoprì che ancora non era finita:
riecco le camminate con gli amici,
le corse, i momenti felici
di certo diversi da quelli del passato,
ma felice di ciò che ha realizzato
anche grazie al gsh sempione
che la vita le ha cambiato.
questo insegna che anche se hai una disabilità
puoi comunque trovare la felicità! Classe 1A, Scuola Media “G. Floreanini”

I NOSTRI SUPEREROI

Queste grandi persone
appartengono al gruppo GSH Sempione,
atleti che nonostante le disabilità
continuano a vivere con serenità.
Dopo aver vissuto delle sventure
cercano di abbandonare le proprie paure
vivendo le giornate con tanta fatica
dato che la fortuna non è stata loro amica.
Grazie allo sport che gli ha dato un aiuto
la loro vita è cambiata in un minuto
affrontando questa avventura da campioni
forti e coraggiosi come leoni.
Si impongono sempre nuovi obiettivi

girando molte città
perseguendo record significativi
allenandosi con impegno e caparbietà.
Competono in tanti sport, dal basket all’atletica leggera

con spirito combattivo e tenace
affrontano la vita con voglia vera
e con l’attività che più gli piace.
Ci raccontano le loro storie
fatte sia di sconfitte che di vittorie
anche se la loro più grande conquista
è stata rialzarsi e mettersi in pista.
Dalla loro vita si può imparare tanto
nessun sogno può essere infranto.
Se ci troveremo davanti a delle difficoltà
niente e nessuno ci fermerà.

Quando ti abbatti, non sai che fare e ti annoi, ispirati ai nostri supereroi. Classe 2B, Scuola Media “G. Floreanini”

LA DISABILITA’ NON TI DEVE FERMARE

La disabilità non ti deve fermare
e non devi mai mollare,
accetta sempre nuove sfide
anche se la gente ti guarda e ride.
Fuori le tue forze devi tirare
“la disabilità è un ostacolo da saltare”.
Gli eroi non si vedono dall’aspetto
ma dalla bravura del soggetto.
Se anche tu mi dai una mano,
potremo andare lontano,
perché lo sport è condivisione
come insegna il GSH Sempione.
Angelo vi ha insegnato a volare
senza smettere di sognare.
Ognuno di voi è un grande atleta
e brilla come una cometa.
Se la tenacia è vostra amica
raggiungete il traguardo con meno fatica.
“Lo sport ride in faccia alla discriminazione”
e diventa una grande passione.
Disabilità non è un muro imbattibile
e anche così puoi diventare invincibile. Classe 2A, Scuola Media “G. Galilei”

“La disabilità, la nostra associazione, i nostri atleti” – 3^A Crusinallo
Lo sport è una forma di espressione utilizzata da moltissime persone, aiuta a essere
se stessi, a sfogarsi, a porsi obiettivi cercare di raggiungerli, ad aprire la mente, a
rilassarsi e a molto altro; è molto frequente trovare giovani, ma non solo, che lo
pratichino. E’ semplice per una persona sana fisicamente fare sport perchè gli sport
sono adatti a lui, ma invece un disabile o una persona che ha avuto un incidente
dovrebbe rinunciare a fare sport e magari ad essere felice a causa delle sue
condizioni fisiche? No, non sarebbe affatto giusto. Per favorire i disabili negli sport,
un’associazione sportiva che si trova molto vicino a noi è GSH Sempione 82, che ha
come slogan la frase “se non puoi correre,cammina. Se non puoi camminare,
striscia, ma qualsiasi cosa fai, devi continuare ad andare avanti”.Credo
completamente in questa frase, perché spiega, con poche parole, che non tutti
hanno le stesse capacità, non tutti sono bravi o fortunati ugualmente, ma dando il
meglio di te stesso verrai ripagato, in un modo o nell’altro, e magari il tuo meglio
equivale al minimo di qualcun altro. Questa frase penso possa dare autostima a chi
la legge e la comprende. Lo sport può aiutare moltissimo oltre che fisicamente anche
psicologicamente una persona, può farle sentire emozioni mai provate prima, può
donare esperienze strepitose e, se è uno sport di squadra, può presentarle amici e
persone con cui condividere questi momenti. Ecco lo sport è proprio questo: è una
mano, un braccio, che ti si porge per donarti libertà e svago, per farti sorridere,
divertire e distaccare dai problemi. Per questo amo lo sport, perché è una delle
poche cose che ti fa sudare, che ti sprona a fare sempre meglio per battere gli altri,
che crea un’energia dentro di te insostituibile. Una persona disabile potrebbe sentirsi
inferiore, o meno potente, rispetto a una persona normodotata, ma così non è e
bisogna accettare il proprio fisico, anche se con difficoltà, io per prima, avrei paura a
mostrarmi, a fare cose che secondo tutti non sono adatte a me, perciò stimo molto e
credo molto nelle persone che si sono accettate, e come giusto che sia, sono riusciti
ad arrivare dove sempre desideravano e per cui hanno lottato. Hanno una forza
immensa e una fiducia altrettanto grande, perché la paura di essere compiaciuti,
seguiti e ascoltati soltanto per le proprie difficoltà, in me rimbomberebbe
costantemente e superarla non deve essere affatto facile e soprattutto non si sa mai
quanto lavoro, quanto sudore e quanti sforzi ci sono sotto a un vincitore, quanto un
ragazzo ci mette a metabolizzare, o meglio convincersi, di avere una “diversa
fortuna” ma decide di non rinunciare alla sua felicità, o alla sua vita per un danno
fisico o psicologico che sia. Ma non c’è da sottovalutare la fatica di nessuno! Classe 3A, Scuola Media “Crusinallo”

Con la mia mano destra
disegno tutto quel che vedo
come se domani
il mondo dimenticasse.
E se non l’avessi
sarei costretta a usare
tutto ciò che mi rimane.
Col mio bacino
mi giro e rigiro nel letto,
sulla schiena o sul mio petto,
dormo tranquillo come un
bambino.
Se non l’avessi userei
il fianco sinistro, il fianco destro, il petto e la
pancia.
Col mio piede destro camminerò
arrivando dall’Italia al Marocco.
Con il ginocchio sinistro
corro fino a raggiungere il mio scopo.
Col mio piede sinistro
corro veloce
per arrivare al mio traguardo.
Per un palleggio molto forte
se con il piede non posso tirare
con la fronte andrò a
staccare.
Se non riesco a segnare
a casa è meglio andare.
Se non uso le gambe
la fronte sarò costretto a usare.
Un palleggio a volte può salvare
una partita perduta.
Ma se con il piede non lo posso fare
con la fronte andrò a segnare.
Con il mio avambraccio destro
faccio il bagher
per vincere la partita.
Con le mie clavicole
alzo la palla mille volte
fino a quando
non farò un’alzata giusta
e non arriverà fino alla luna.
Con l’avambraccio sinistro
suono la chitarra.
Se non l’avessi,
la suonerei con l’avambraccio destro.
Creando melodie
che un bambino può udire.

Col mio orecchio sinistro
ascolto la sveglia che suona
con la mia melodia preferita.
Le vibrazioni che ormai la mia mente conosce
a memoria.
È grazie al mio braccio sinistro
se riesco a scrivere o a mangiare
ed è diventato indispensabile
dopo tanti anni di uso.
Il mio ginocchio
a forma d’uovo
cerca grane con le parti del corpo;
il piede interviene
e calma le acque.
Con la mia schiena
mi appoggio nel letto la tarda sera,
appoggiando la testa al cuscino
ascoltando fuori l’aria serena.
Col mio occhio sinistro
vedo i bei momenti
condivisi con la mia famiglia
ma tutto può svanire in un battito di ciglia.
Se non avessi il bacino
sembrerei un burattino.
Senza il ginocchio.
per strade mi squadrano:
Per questo non esco
Va a finire
Che mi rincresce.
Per le strade loro mi
osservano.
Le mille parole che io
capisco molto bene perché
gli occhi riescono a vedere.
La gente di questo dolore
non ne capisce proprio niente?
Userei le braccia, il cervello, il ginocchio
destro.
Userei il ginocchio, la testa, i piedi.
Userei il polso, le palpebre, l’altro orecchio.
Userei la testa, le ginocchia, i piedi.
Se non li avessi
saltellerei sul piede rimanente.
Se non li avessi
strisciando ci proverò.

Con la mia mano destra
disegno tutto quel che vedo
come se domani
il mondo dimenticasse.
E se non l’avessi
sarei costretta a usare
tutto ciò che mi rimane.
Col mio bacino
mi giro e rigiro nel letto,
sulla schiena o sul mio petto,
dormo tranquillo come un bambino.
Se non l’avessi userei
il fianco sinistro, il fianco destro, il petto e la pancia.
Col mio piede destro camminerò
arrivando dall’Italia al Marocco.
Con il ginocchio sinistro
corro fino a raggiungere il mio scopo.
Col mio piede sinistro
corro veloce
per arrivare al mio traguardo.
Per un palleggio molto forte
se con il piede non posso tirare
con la fronte andrò a staccare.
Se non riesco a segnare
a casa è meglio andare.
Se non uso le gambe
la fronte sarò costretto a usare.
Un palleggio a volte può salvare
una partita perduta.
Ma se con il piede non lo posso fare
con la fronte andrò a segnare.
Con il mio avambraccio destro
faccio il bagher
per vincere la partita.
Con le mie clavicole
alzo la palla mille volte
fino a quando
non farò un’alzata giusta
e non arriverà fino alla luna.
Con l’avambraccio sinistro
suono la chitarra.
Se non l’avessi,
la suonerei con l’avambraccio destro.
Creando melodie
che un bambino può udire.
Col mio orecchio sinistro
ascolto la sveglia che suona
con la mia melodia preferita.

Le vibrazioni che ormai la mia mente conosce a memoria.
È grazie al mio braccio sinistro
se riesco a scrivere o a mangiare
ed è diventato indispensabile
dopo tanti anni di uso.
Il mio ginocchio
a forma d’uovo
cerca grane con le parti del corpo;
il piede interviene
e calma le acque.
Con la mia schiena
mi appoggio nel letto la tarda sera,
appoggiando la testa al cuscino
ascoltando fuori l’aria serena.
Col mio occhio sinistro
vedo i bei momenti
condivisi con la mia famiglia
ma tutto può svanire in un battito di ciglia.
Se non avessi il bacino
sembrerei un burattino.
Senza il ginocchio.
per strade mi squadrano:
Per questo non esco
Va a finire
Che mi rincresce.
Per le strade loro mi osservano.
Le mille parole che io
capisco molto bene
perchè
gli occhi riescono a vedere.
La gente di questo dolore
non ne capisce proprio niente?
Userei le braccia, il cervello, il ginocchio destro.
Userei il ginocchio, la testa, i piedi.
Userei il polso, le palpebre, l’altro orecchio.
Userei la testa, le ginocchia, i piedi.
Se non li avessi
saltellerei sul piede rimanente.
Se non li avessi
strisciando ci proverò.

Classe 3^C di Crusinallo, scuola secondaria di I grado I.C. Gianni Rodari
Kevin, Giulia, Emiliano, Daniel, Alessandra, Leonardo Romano, Rebecca, Gaia, Ludovica, Alice,
Serena, Lorenzo, Lorenzo, Emma, Diego, Nahom

ANGELO

Angelo migrante, lavoratore,
cammina fiero, ricerca felicità.
Caduta grave: spezzata libertà,
stronca i sogni, spegne il colore.

Diavolo d’acciaio, ferro, ruote,
limita azione, percorso infranto.
Bloccata seduta, strozza il canto,
infrange desideri, animo scuote.

Reazione solleva nuova vita,
incoraggia linfa fresca, colorita.
Grinta sportiva rialza la forza,

spinge forte coraggio, dura scorza.
Corre libero senza sedia sola,
Angelo sereno in cielo vola. Classe 3^A Strona